9 novembre 2009

Ricordare...



















Nell'aria, tinta d'arancio, tanti praticanti, tutti in in fila.
Come i tasti di un pianoforte, allineati e in ordine, con i volti incerti, tra il riso e l'amaro.
Tutti accomunati però da una sola ed unica motivazione: donare.
Donare qualcosa di tangibile: la propria pratica e un piccolo piccolo supporto economico... e qualcosa di etereo: la propria compassione, ovvero la condivisione di una parte di quello struggimento che per molto tempo accompagnerà chi resta qui, e il tentativo portare sulle proprie spalle un po' di tutto quel peso.

Oltre cento aikidoka si sono dati appuntamento per stringersi intorno al cuore dei cari di Maurizio, per danzare ancora con lui e per lui sul tatami, per far comprendere che l'aikido è davvero famiglia, comunità, affetti. Che niente inizia e finisce sulla materassina. Che tutto inizia e non finisce, nello spirito. Che ogni gesto può significare qualcosa di importante.

Ci sono stati sorrisi, in questa giornata spesa a soffermarsi e a ricordare.
Ci sono state lacrime, date in dono, insieme agli Onori.
Ci sono stati abbracci, e sguardi.
Ci sono stati incontri, di mani, di braccia, di occhi.

Alcuni sono venuti da lontano.
Altri, tanti, erano già qui, in questi mesi non si sono spostati, fedeli ai loro spazi, ai loro tatami.
Altri ancora si sono mossi con lo spirirto e con le intenzioni, non potendo presenziare fisicamente, e dimostrando che si può, quando si vuole.

Un caloroso ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato con la mente, l'animo e la volontà. E un augurio e un invito, a tutti, di seminare bene, in questa vita che è un passaggio in autostop, per meritare tanto affetto quanto il nostro compagno e amico è riuscito a fare in così breve tempo.